6 settembre, 2018

Provi Disagio Quando Parli in Pubblico? Soluzione Numero 1

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“Luigi, quando parlo in pubblico, specialmente ad una platea di esperti, la mia mente fa tabula rasa. Mi viene il panico. I battiti del cuore impazziscono. Inizio a sudare sulla schiena e sento una voce che mi dice: “sarà un disastro! Andrà male! Non troveranno nulla di interessante in ciò che dirai”.

Questo è quello che accadeva spesso a Michele, avvocato molto intelligente e stimato, che aveva chiesto la mia consulenza per preparare un importante intervento ad un meeting internazionale. Ti riconosci nelle sue domande? Allora posso fare qualcosa per te.

“Voglio essere tranquillo, stare di fronte al pubblico, guardarlo negli occhi, rimanere concentrato, dire ciò che ho deciso, senza tutta questa ansia e voglio far sentire la mia voce chiar..”

 

Michele aveva lo stesso problema che ha la maggior parte delle persone quando intervengono in pubblico. Forse anche tu puoi immaginare come si sentiva Michele.  

In più quando le persone assumono ruoli importanti, hanno meno tempo per pensare e per preparare i loro discorsi e la pressione aumenta. 

Per lui le occasioni di parlare diventano sempre più frequenti, ogni giorno, in riunione, in una tavola rotonda, in conferenze, in udienze, in meeting. 

La buona notizia è che gli attori possono insegnare come gestire questo stress. Infatti il loro lavoro è di mettersi in situazioni simili di alta tensione, affrontando la pressione ad ogni spettacolo. 

 

L’attore gestisce la pressione prima di ogni performance

Laurence Olivier, che molti considerano esser stato il miglior attore del ‘900, una volta descrisse il momento prima di recitare il Riccardo III di Shakespeare, prima dell’alzata del sipario: 

“ Avevo il costume di scena ed ero pronto. Il brusio della platea stava diminuendo, ma era ancora udibile. Il che significava che le luci di sala erano ancora accese. 

Ultima domanda: sono preparato? Certo che lo sono. I ragni nello stomaco, ancora. Dio mio, avrei dovuto andare in bagno. Respiro profondo… perfetto. Controllo…. Controllo…. Tutto andrà bene, affilato come una lama di rasoio. 

Andiamo! Le luci si spengono. Il brusio cessa. Il sipario si alza. 

‘Adesso’ penso ‘Adesso’. Eccomi di fronte al pubblico per la prima volta.

‘Ora è l’inverno…’ Ero dentro di me, e guardavo fuori attraverso gli occhi di Shakespeare”. 

Il contrasto tra quello che successe a Michele e Olivier è evidente. 

Guardando alla descrizione di Olivier si vede quanto sia concentrato su ciò che accade attorno a lui,( le luci, il brusio, il palco, il sipario) e ciò che accade dentro di lui con la capacità di attivare un dialogo interiore potenziante (Controllo… Controllo/Andrà tutto bene, affilato come una lama di rasoio).

Olivier era nel momento, i suoi sensi pienamente vivi e attivi, concentrato e calmo, voglioso di iniziare, non perso in pensieri, ma con mente chiara e vuota. 

Era... PRESENTE. 

Michele invece, era distratto, nervoso, pieno di paura e con un dialogo interiore depotenziante che lo portava verso il fallimento. Fisicamente nella sala, ma non presente. 

In questo modo Michele, che avrebbe dovuto ispirare, ha trasmesso al pubblico nervosismo. 

Senza essere PRESENTI, non si può connettersi al proprio pubblico. Come accendere una macchina con la batteria scarica. 

 

Quando siamo presenti?

Probabilmente avrai provato molte volte ad essere presente nella tua vita. Quando sei totalmente nel momento, non distratto da nulla che riguarda il passato o il futuro, ‘affilato come un rasoio’, sensibile a tutto ciò che ti circonda. 

Se vuoi farti guidare direttamente dal vivo per sentirti sicuro e potenziare la tua capacità di conquistare il tuo pubblico, scopri subito i nostri corsi e il Webinar interattivo.

Può accadere se pratichi sport. Un jazzista che improvvisa è presente. Alcune madri descrivono il parto come il loro momento più intenso di presenza. Molti di noi lo sperimentano nell’innamoramento. Le arti marziali, come il Tai Chi Chuan, sono rivolte ad allenare continuamente questo stato.

 

I vantaggi dell’essere presenti sono ovvi: sei nella tua condizione migliore, totalmente focalizzato.

Sembra un concetto semplice, vero? Eppure perché è così difficile da applicare? Questo è un argomento che richiede approfondimento. Nel prossimo articolo ti spiego perché è così difficile essere presenti e quali strategie hanno sviluppato gli attori per gestire la tensione nervosa.

Nel frattempo, ti consiglio di leggere la guida che ho realizzato per aiutarti a costruire il tuo prossimo discorso in pubblico. Clicca qui sotto per ricevere subito la tua copia gratis.

 

Ricorda che comunicare in pubblico dovrebbe essere gioia.

Ricorda il grande potere che abbiamo quando parliamo.

Parla e Cambia il mondo!

Luigi

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