Quando ci si sente a disagio in pubblico le ragioni sono 2. Nell’articolo precedente abbiamo capito che grazie alla PRESENZA possiamo vincere la paura e sentirci affilati come una lama di rasoio nei nostri interventi.
In questo articolo ti spiego perché è così difficile essere presenti, qual è il primo colpevole e le due soluzioni che utilizzano gli attori per poterlo vincere.
La PRESENZA è la capacità di ESSERE nel momento, aperti, reattivi, rilassati e in tensione insieme, e determina la capacità di catalizzare l’attenzione e di entrare in comunicazione autentica con la platea.
Questa qualità è assolutamente fondamentale sia per gli attori sia per chi deve affrontare un discorso in pubblico.
Quanto è difficile essere presenti?
Nella nostra vita essere presenti è difficile per molte ragioni, ma una su tutte è determinata dal fatto che l’istante è continuamente in movimento.
Ogni secondo testa la nostra capacità di essere presenti.
Il nostro mondo va veloce e anche noi dobbiamo essere veloci. Spesso ci troviamo a fare più cose nello stesso momento, scrivere un’email e rispondere la telefono o leggere un messaggio durante una conversazione. Quando facciamo più cose contemporaneamente nessuna attività o persona riceve la nostra completa attenzione.
Il colpevole subdolo: la PAURA
Di fronte ad un pubblico è la paura che ci ostacola maggiormente nell’essere presenti. La paura del giudizio, di non essere all’altezza, di non ottenere i risultati desiderati, di non dire tutto quello che abbiamo pianificato.
C’è una distinzione fondamentale da fare: non è la paura a ostacolare la tua Presenza, ma sono i pensieri che colleghi alla paura. Noi infatti possiamo essere presenti provando paura.
Per capire come funziona dobbiamo considerare i due modi principali che abbiamo di reagire alla paura: “Combatti o fuggi” e “Il critico interiore”.
Combatti o Fuggi!
Uno degli ostacoli maggiori nell’essere presenti è il troppo stress provocato dall’adrenalina che entra in circolo quanto ci troviamo di fronte ad una minaccia!
Quando dobbiamo parlare di fronte a un pubblico questa adrenalina ci è utile per essere PRESENTI?
Sì e No. In altre parole dipende da come noi riusciamo a gestirla, ai pensieri che le associamo.
L’adrenalina infatti da una parte ci fa diventare più reattivi e pronti ad affrontare la situazione e dall’altra può innescare una serie di reazioni disfunzionali alla nostra performance.
Il critico interiore
Molte persone lo descrivono come una voce interiore o un coro di voci che costantemente valutano i propri comportamenti. Spesso i messaggi sono di questo genere: “Non va bene così, hai visto che hai sbagliato, andrà male, non accetteranno mai la tua proposta”.
Qualche volta questa voce ci può spingere a fare di più. Nella maggior parte dei casi invece ci distoglie dall’essere presenti.
Due strategie degli attori per essere PRESENTI
Gli attori combattono sempre con la paura del palcoscenico, anche se sono molto esperti e navigati.
Laurence Olivier la descrive come un “mostro che si nasconde e che improvvisamente può arrivare”.
Gli attori hanno sviluppato tecniche eccellenti per gestire questi momenti ed essere presenti.
Alcune coinvolgono il corpo, altre la mente.
Per questo possiamo sintetizzare dicendo che esistono due vie attraverso cui gli attori gestiscono il proprio stato emotivo:
- Una via interna, quella delle tecniche mentali.
- Una via esterna, quella delle tecniche relative corpo.
Nel prossimo articolo ti spiego e ti illustro in particolare 3 tecniche per vincere la paura e far in modo che l’adrenalina giochi a tuo favore.
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Nel frattempo, leggiti la guida che abbiamo preparato per iniziare a migliorare sempre di più il tuo public speaking.
Parla e cambia il mondo!
Luigi
